1-it-Chi sono


Ho sempre sentito dire che una volta che il pubblico riconosce l’artista per uno stile, questo deve essere adottato a marchio di fabbrica e mai più abbandonato per continuare ad essere riconosciuto.

Io sono un artista fotografo e la fotografia, dalla sua nascita, è tecnologia in divenire dove ogni suo cambiamento porta a risultati stilistici e narrativi differenti.

L’uomo e il suo habitat in senso lato sono l’oggetto del mio studio ed è tramite questi che esprimo la mia arte. Li osservo per poi riprodurli secondo la mia sensibilità usando la tecnica che più mi ispira in quel momento. Colore, bianco e nero, infrarosso, digitale o analogico, sono tutte tecniche che ho usato sempre poi unite alla post produzione, ovvero una ripresa del processo creativo dopo lo scatto anche per mezzo di collage o interventi pittorici per produrre delle immagini che andassero oltre quello che la macchina fotografica fosse in grado di registrare per avvicinare il più possibile il risultato alla realtà percepita dal cuore più che a quella constatata dall’occhio.

Da quando ho iniziato a fotografare ho sempre avuto chiaro che la tecnica è là per aiutarmi ad esprimermi e non per mettermi dei limiti, da cui la mia tendenza alla contaminazione, all’aggiunta o alla sottrazione di elementi dall’immagine per rendere quest’ultima incisiva nella maniera desiderata. Perchè c’è l’immagine nella sua interezza e poi ci sono i dettagli, quelli messi in evidenza accentuandone la definizione e il contrasto per guidare l’occhio; quei dettagli che una volta visti non si riesce più a farne a meno perchè vengono scoperti quali protagonisti imprescindibili dell’immagine. In generale i miei soggetti ruotano intorno al paesaggio, urbano o rurale che sia, ai volti delle persone e al prodotto della loro inventiva. Cerco l’imperfezione per mostrarne la poesia.